Si scelga, adesso!

Io, militante superattivo del Circolo Generazione Futuro Lentini e Carlentini, ho sempre creduto in quei valori su cui si fonda Futuro e Libertà e su cui Futuro e Libertà si è contraddistinto.

Inoltre, ho ed abbiamo intrapreso e continueremo ad intraprendere attività e manifestazioni, affinchè, in questo così instabile contesto politico, si rispettino i valori enunciati nella Costituzione italiana.

L’Art. 3 della stessa recita:

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”.

 In merito alla votazione alla Camera del 15 Giugno 2011, riguardante l’utilizzo delle intercettazioni chiesta dal gip per il deputato Mario Landolfi, in cui ha spiccato particolarmente l’astensione dei deputati di Futuro e Libertà, mi sembra opportuno manifestare il mio dissenso per la scelta di una linea in contrasto con gli stessi principi fondativi del movimento politico e con l’Art 3 della nostra Carta costituzionale.

Sono fermamente convinto che la legge debba essere applicata in maniera imparziale, nei confronti dei comuni cittadini, così come nei confronti dei parlamentari.

Con la presente voglio quindi manifestare solo un dissenso nei confronti della scelta già sopra specificata, con la convinzione che le opinioni dei giovani del movimento siano da tenere in forte considerazione sempre per un altro dei principi fondativi di Futuro e Libertà; mi auguro quindi, un proseguimento della lotta politica coerente ed assiduo, a livello nazionale così come a livello locale. Delle scelte vanno fatte, seguendo un metodo coerente e di interesse comune, l’astensionismo, nel caso specifico, lasciamolo a chi vuol rimanere aggrappato ad un contesto storico che non rappresenta la maggior parte dei buoni cives;

Noi, che vogliamo ricostruire l’Italia, proprio perché abbiamo delle responsabilità maggiori dettate dalla nostra coscienza, dobbiamo schierarci in maniera chiara contro ciò che rappresenta il cancro della politica del Paese e contro le zavorre che ci impediscono di poter davvero voltare pagina.

Dario Risuglia

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