sabato 15 gennaio 2011

Fini a Messina

Gianfranco Fini ha stamane tenuto un importante discorso presso il teatro "Vittorio Emanuele" di Messina. Descrivere il fermento degli entusiasmi dei presenti per iscritto diventa arduo compito, soprattutto per far comprendere in che clima e con quali propositi ci si stia avvicinando alla convention di Milano. I partecipanti hanno cosi potuto ascoltare con la dovuta attenzione e valutare quelle che sono le idee alternative di Gianfranco Fini riguardo al lavoro, argomento appunto su cui è stata incentrata la discussione come da programma. A precedere la terza carica dello Stato, nell'introduzione ai temi della giornata, le testimonianze di studenti neolaureati e giovani imprenditori ed il punto sugli sviluppi circa la formazione della nuova forza politica di Carmelo Briguglio. Il discorso di G. Fini coerentemente agli ideali alternativi di Fli, non ha abbracciato i "Soliti" commenti nei confronti delle ultime indagini riguardanti il Presidente del Consiglio, anzi, il Presidente della Camera ha dettato quella che sarà la linea politica del Partito, spiegato i perchè della vicinanza a forze moderate come Api ed Udc a livello nazionale e affrontando il tema centrale della conferenza, ha elencato tutte quelle risorse alternative che potranno far ripartire economicamente e culturalmente un sud che, agli occhi di tutta Italia, è ormai considerato come fosse terra di bisognosi e patria degli abituali vittimismi legati alla questione meridionale. Lasciando perdere quindi titoli come "Fini: «Il ponte di Messina? Non basta»  E fuori del teatro protestano gli studenti"  che non rendono abbastanza la forza del messaggio di Fini, o ancor peggio gettano fango su uno dei pochi personaggi che può dirsi ancora soggetto partecipante sano della politica del Paese, continuamente devastata dagli scandali e dalle inchieste, lasciando perdere metafore riguardo al ponte che servono più che altro a valorizzare l'idea di infrastruttura, settore abbastanza trascurato nella regione siciliana, accogliamo i propositi espressi da un uomo che continuamente viene attaccato dalla stampa, che lo definisce un traditore (traditore del "Traditore degli elettori" sarebbe la definizione giusta), come stimoli propulsivi per una voglia di fare che potrà certamente far fruttare una ventata di innovazione e di proposte alternative, in una terra che, come ha ricordato il Pres. della Camera, potrebbe stabilizzare la propria economia facendo solamente leva sul settore "Turismo".

Tra gli altri ospiti ricordiamo l'On Fabio Granata, l'On. Italo Bocchino, l'On. Carmelo Briguglio ed altri esponenti regionali e provinciali della nuova forza politica che ha ormai preso piede in tutta Italia. Un forte segnale a tutti coloro che hanno ad oggi la convinzione che in una "Terza Repubblica" potranno ancora far da protagonisti personaggi squallidi ed opportunisti a discapito dei cittadini. Il segnale è forte e si sente.

Dario Risuglia

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