Visto che il caso che in questi giorni sta spopolando sulle reti private e pubbliche, sul web, nei nostri bar ed in generale nei luoghi di aggregazione degli italiani sta sfiancando i pochi ancora interessati alla politica ed all'attualità reale e non al gossip e visto il fatto che se ne può parlare ma sarà solo la magistratura a dire l'ultima parola sulla vicenda, scelgo oggi, anche in linea con il pensiero di Futuro e libertà che si ripromette di fornire alternative e non di tirare in ballo vicende giudiziarie trasformandole in programma politico per poter cambiare l'Italia, di non parlare del caso "Ruby". Mi preme invece concentrare l'attenzione su un argomento totalmente differente. Il 19 Gennaio il Dott. Paolo Borsellino avrebbe compiuto 71 anni, e mi sento orgoglioso di essere italiano quando cliccando sul noto pulsante "Mi piace" di Facebook sulla pagina dedicata al magistrato, moltissima gente ha scritto frasi di auguri facendo rivivere il suo spirito. C'è un'Italia diversa senza dubbio, non solo quella che con spavalderia fa pubblicità al suo operato contro le associazioni criminali e poi si ritrova al suo interno gente condannata proprio per associazione di stampo mafioso, ma anche quella che nell'ombra contribuisce alla denuncia dei soprusi e che si impegna perchè si riesca a dissociare l'immagine del nostro Paese all'immagine delle associazioni criminali. I piccoli commercianti che denunciano, i ragazzi che tramite le associazioni gestiscono i beni confiscati, sono loro i veri eroi che nell'ombra e senza porsi come primario il fine propagandistico si dedicano al miglioramento del contesto sociale della nostra Penisola.
Domani verrà consegnata la laurea honoris causa in legge a Roberto Saviano. Notizia che ho appreso naturalmente grazie al web e non grazie ai nostri telegiornali, che preferiscono "Passare" servizi su vicende che ritengo siano meno interessanti rispetto alla solidarietà che l'Università di Genova dimostra al giovane, che mi auguro continui a lavorare. Il giovane scrittore infatti, molto fu criticato per aver portato a termine un'opera che come disse appena lo scorso aprile il Premier pubblicizzava l'immagine negativa dell'Italia agli occhi del mondo. Saviano è stato anche criticato perchè con il suo libro ha lucrato, si diceva, sfruttando le disgrazie degli uomini e delle donne che vivono nel contesto sociale descritto proprio dal suo libro. Comunque resta il fatto che secondo me avrebbe preferito il più assoluto anonimato piuttosto che una notorietà che gli ha comportato una libertà limitata per le minacce ricevute dagli esponenti della camorra e per la scorta; ha solo 32 anni insomma.Concludo dicendo che c'è un'Italia migliore, e spesso vive nell'ombra, spesso non viene ascoltata, spesso viene ridicolizzata, ma c'è. E comunque, criticare Saviano per il suo libro e non criticare fiction come "Il capo dei capi" che esaltano personaggi negativi che hanno distrutto la nostra terra, e che spesso vengono considerati modelli a cui ispirarsi dai più influenzabili è una vergogna. Non qualunquismo, purtroppo realismo.
Dario Risuglia
Purtroppo Saviano pensa che quello che dice è legge,non è così.
RispondiEliminaDiciamo solo che minuziosamente riesce a descrivere i nuovi business della camorra, e questo è già tanto per porre degli ostacoli ai loro malaffari, grande contributo quantomeno. E comunque è rimasto uno dei pochi in Italia che manifesta pubblicamente la propria stima nei confronti della magistratura.
RispondiEliminaquale sono i meriti di questo signore per essere premiato con un titolo cosi onorifico? Se non il fatto di essere schierato con i PM di sinistra, anti Berlusconi e anti Fini. Non si illuda Fini non passerà a sinistra perché non lo vogliono, basta sentire la gente del popolo. Noi con un fascista non abbiano nulla a che vedere! E Saviano è sulla stessa lunghezza d'onda. Fa forse il poliziotto? Chi gli ha detto di scrivere sulla malavita organizzata? E' un suo problema o è un problema dello Stato, della Polizia e della Magistratura che spesso si trova anche collusa con la malavita organizzata? Dunque l'Università di Genova non ne esce molto bene con questo riconoscimento dato a Saviano, perché non si capisce per quale ragione avrebbe dovuto scrivere questo libro? Chi glielo ha commissionato e per quale motivo? Ma sarà proprio la stessa università? Non ha nessun merito per un simili riconoscimento.
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