E’ stato giusto approvare un ddl in un momento come questo? Bhe secondo molti, no..ed anch’io mi inserisco in questa classe di pensiero. Che una riforma universitaria fosse necessaria più che cosa risaputa è cosa fisiologia, ma come tutte le riforme (in modo particolare in un settore nevralgico come quello universitario) dovrebbe essere approvata con un governo forte e di maggioranza forte. Questo non avviene in Italia. Dopo una riforma delle scuole primarie, viene approvata (alla Camera attendiamo il Senato) un'altra riforma discutibile. Magari il tentativo di ottemperare sui costi e sulla “liceizzazione” con la fusione degli atenei più piccoli è apprezzabile, come lo è il tentativo di cancellare la “baronizzazione” degli atenei con la “lista nazionale per i concorsi”. Direi meno il 3+3 che spinge ancora una volta sull’acceleratore del precariato, costringendo probabilmente ancora una volta i giovani ricercatori a conseguire esperienze estere (come sempre) o peggio rimanere disoccupati e il taglio dei costi. Un Paese civile deve mettere la Sanità e la pubblica istruzione come nuclei fondamentali per lo sviluppo. Nella seconda ipotesi non è sempre avvenuto. L’ultima riforma della P.I. che ha riscosso pareri positivi è quella Gentile..(1923) secondo alcuni storici veramente liberale.. direi un po’ datata. Diciamo che si può fare meglio,molto meglio. La responsabilità non è solo politica,ma anche culturale. Se siamo arrivati a questo punto probabilmente è responsabilità di un declino universitario frutto di un sistema malato. Ma si deve cambiare in meglio. Difficilmente si potrà attuare ancora c’è tempo e modo per cambiare.
Nicola Della Volpe
Nicola Della Volpe

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