giovedì 2 dicembre 2010

L'Italia S.p.a.

Chi sarebbe il miglior leader del centrosinistra in base ai sondaggi? Tra i “litiganti” Bersani, Vendola e Di Pietro, il responso di pochi mesi fa comunica che il “quarto che gode della stima degli elettori di quell'area” sia Luca Cordero di Montezemolo.
Prendendo spunto da questo risultato, o guardando all'attuale Parlamento italiano possiamo discutere riguardo ad una tematica che vede interessata in prima persona la nostra essenza di cittadini italiani:
Abbiamo ben capito la differenza che intercorre tra "Fare" il politico e "Fare" l'imprenditore?

Essere un buon politico, automaticamente significa essere un buon imprenditore?
Fare il politico è una missione sociale, non ha nulla a che vedere con l'abilità nel campo imprenditoriale; "Scendere in campo" politicamente vuol dire avere consapevolezza di sposare principi e valori fondamentali, in quanto il politico dovrebbe essere colui che, ricoprendo un ruolo sociale di primo piano, è obbligato dall'etica a dare il buon esempio; "Scendere in campo" politicamente vuol dire rappresentare e cercare di conciliare gli interessi dei cittadini. Appunto queste peculiarità dovrebbero contraddistinguere il buon politico, il piacere e la vocazione di rappresentare la comunità, elementi completamente contrastanti rispetto a quelli che caratterizzano l'attività imprenditoriale, la quale è basata naturalmente su dei principi individualistici, strettamente personali e strettamente connessi al soggetto.
Il buon politico è il rappresentante del popolo che fa della sua vita la lotta per una causa comune, che sia di destra o di sinistra.
Essere un buon imprenditore non vuol dire essere un buon politico. Il partito non è un'azienda, è cuore ed essenza da cui si propagano quelle idee positive che abbracceranno tutti i rami sociali, dal più basso al più alto e contribuiranno al miglioramento di tutti per tutti.
La politica è l'occuparsi in qualche modo di come viene gestito lo stato o sue substrutture territoriali. In tal senso "Fa politica" anche chi, subendone effetti negativi ad opera di coloro che ne sono istituzionalmente investiti, scende in piazza per protestare.(Wikipedia)
Un imprenditore è una persona o un ente che istituisce o gestisce un'attività economica d'impresa (non lo Stato). (Wikipedia).

Dario Risuglia

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2 commenti:

  1. Essere un buon imprenditore può significare essere carismatico,capace,pragmatico...Un buon politico deve essere carismatico,capace,pragmatico.quindi perchè una professione deve escludere l'altra?se vengono salvaguardati gli interessi dei cittadini e si rispettano le normative antitrust sarebbe possibile..sarebbe,perchè purtroppo nella prassi l'interesse privato di un imprenditore ha la prevalenza su quello colletivo..la perfezione sarebbe avere politici con carisma e capacità,doti utili ad un imprenditore.

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  2. Sulle qualità come carisma e pragmatismo ci siamo, il problema è che secondo me, nella maggior parte dei casi, l'imprenditore spesso si lascia guidare da delle deformazioni professionali che lo pregiudicano nel suo operato da politico, per riportare un esempio pratico cito il Pdl, che piu che essere un partito assomiglia alla brutta copia del gruppo Mediaset. Come dici tu appunto, "L''interesse privato di un imprenditore ha la prevalenza su quello collettivo".

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