E' di pochi giorni fa la notizia che il processo con rito immediato a Silvio Berlusconi avrà luogo il 6 Aprile dell'anno corrente davanti alla corte della quarta sezione penale del tribunale di Milano. E' invece fresca di giornata (pubblicata sul "Fatto quotidiano" ) quella per cui a poco arriverà il procedimento per minacce al corpo dello Stato; competente sarà il tribunale dei Ministri, riguardo all'uso delle intercettazioni tra il premier e il consigliere dell'Agcom Giancarlo Innocenzi che avevano come argomento centrale le presunte sorti della trasmissione della Rai "Annozero". Tutti potrebbero pensare ad una frattura all'interno del Pdl, tra chi, di buon senso vorrebbe che quel minimo di etica politica ed istituzionale rimasta fosse tratta in salvo con le dimissioni del signor B., e chi, fedelissimo, si sarebbe fatto processare al posto del Presidente del Consiglio; no, purtroppo da giorni ormai si assiste alla svendita della propria dignità politica ed umana nelle agorà televisive e non, tutti i pidiellini a difendere e pronti a sacrificare la propria faccia, piuttosto che ammettere che effettivamente potrebbe esserci qualcosa di strano sotto e che siamo diventati tutti (come popolo) la battuta facile dei talk show esteri.
Per par condicio, bisogna parlare della frattura interna di Fli, che a mio avviso, va considerata positivamente, poichè ottimo filtro per selezionare coloro che vogliono mettersi in gioco, ma anche per prendere atto cinicamente, che coloro che rimarranno fedeli (non a Fini, perchè come specificato più volte non siamo un partito monarchico) a Fli costituiranno le solide basi di un nuovo movimento forte dei propri valori e forte delle percentuali che cresceranno sempre più. Avanti gli altri, giù le maschere, pochi ma buoni.
Dario Risuglia

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