E se domani fossimo chiamati a scegliere il nuovo Governo in un momento cosi delicato? E se domani dovessimo andare alle urne e scegliere il nuovo Presidente del Consiglio? Presi di sorpresa avremmo bisogno di analizzare candidati e programmi. E quei ragazzi che ormai odiano la politica perchè i modelli di oggi in gran parte rispecchiano la corruzione morale del nostro Paese cosa faranno? Faranno come Pilato o sceglieranno un candidato affidandosi "alla monetina"?
Frequentando molti coetanei mi rendo conto che le loro argomentazioni riguardo allo squallore politico del nostro Paese hanno come unico fondamento la sfiducia nelle istituzioni, che spesso è fomentata dai mille controsensi giuridici d'Italia; ma non bisogna dimenticare che migliaia di uomini e di donne hanno sacrificato la loro vita per la democrazia, per avere anche in minima parte la possibilità di dire la loro riguardo alla classe politica dirigente della propria nazione. Prima che possa arrivare quel "domani" in cui saremo chiamati a scegliere per noi e per tutti gli italiani sarebbe saggia cosa documentarsi ed avere una panoramica abbastanza ampia da permettere una valutazione estremamente soggettiva e convinta riguardo alla preferenza. Non bisogna banalizzare la grande e sudata possibilità di scegliere chi andrà a governare, non è giusto limitarsi, come d'altronde fanno i disfattisti, a criticare l'operato dei politici solo perchè in televisione abbiamo sentito di sfuggita che quel politico ha fatto male o quel politico ha agito in modo giusto; non possiamo affidarci oggi, in questo contesto storico, nelle mani di un solo mezzo di informazione, bisogna fare un lavoro di comparazione, per poi arrivare all'unica reale verità: noi siamo i veri padroni di noi stessi, noi scegliamo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, la politica, è nata per questo, non dimentichiamolo. Non è giusto criticare gli italiani che votano questo o quello standosene comodamente seduti in poltrona. I tempi non lo permettono, adesso tocca a noi.
Dario Risuglia

Concordo pienamente con ciò che dici Dario. Ormai con chiunque parlo, la maggior parte di loro, non fa altro che dire, il voto ormai non serve. E il rammentare a costoro dei sacrifici sofferti dai nostri nonni per farci avere questo diritto, ma principalemente dovere di voto, sembra non colpirli.
RispondiEliminaE' anche vero però che finche la legge elettorale non venga modificata per riportarla alle origini e quindi scegliere direttamente il proprio rappresentante al governo, il diritto di voto viene enormemente sminuito.
Alle scorso elezioni parecchie persone hanno dato il voto al PDL ma molte di loro non volevano assolutamente l'attuale premier, ma l'hanno comunque votato per la presenza degli ex AN.
Molte persone hanno perso la loro fiducia nel voto anche per colpa di questa legge elettorale.
Comunque Dario, bell'articolo!
*__* bella dario!
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