Quegli uomini del Governo cosi combattivi contro coloro che internamente alla loro coalizione dissentivano non molti mesi fa riguardo alle decisioni, cosi accaniti e pronti a tutto contro l'opposizione, si scoprono adesso balbettanti e perplessi. E' scomparsa quella sicurezza che il ministro Frattini manifestava con gli occhi al momento di leggere le carte del megaflop "Casa di Montecarlo"; stessa cosa per il guerriero La Russa, che in un'intervista su Raitre sembra essersi trasformato nell'uomo più moderato e cauto del secolo.
Certo, la questione libica non può essere messa a confronto con le ultime questioni nostrane, ma di certo, e come hanno confermato molti importanti sondaggisti, l'opinione pubblica si interroga (cosa anomala per chi fino ad oggi ha accettato con silenzio-assenso le decisioni del Governo o ha addirittura difeso l'indifendibile) e si preoccupa riguardo all'insicurezza dell'armata Berlusconi. Ci sono interessi forti in gioco, si sta attaccando gli azionisti di una bella fetta del mercato nostrano, stiamo, in maniera più o meno palese, facendo storcere il muso all'amico Putin (immaginiamo già le parole del Premier che si scuserà con quest'ultimo dicendo di essere stato costretto dagli amici "troppo democratici" europei ed americani). E se tutto questo non bastasse a far riflettere il lettore filo-governativo, allora bisogna prendere in considerazione le ultime dichiarazioni degli alleati per eccellenza del Pdl, quelli che lo hanno talmente duro, contrari alle ultime decisioni riguardo l'Odissea all'alba, disposti a sacrificare la libertà di un popolo pur di non sentir parlare di barconi pieni di disperati.
Dario Risuglia

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